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Vinicio Coletti presenta

Patrizia Laquidara a Grottammare

Concerto - Patrizia Laquidara - Italia - 2010


Vacanze un po' strane quest'anno. Prima qualche giorno a Roma per preparare un lungo viaggio, poi decisione di passare qualche giorno sull'Adriatico, per passare poi invece qualche giorno nel solito paesino in collina, dove peraltro si sta molto bene.
Poi, il 9 agosto, mi sono trovato "casualmente" in un albergo di Tortoreto, per dirigermi poi in serata verso Grottammare, nelle Marche, a circa quindici minuti dall'hotel.
E' qui, in piazza Peretti, nel centro storico di questo incantevole paesino, che Patrizia Laquidara canterà in serata. La piazzetta è davvero bellissima, con la facciata di una chiesa mimetizzata con l'architettura dei palazzi storici circostanti, una statua di Papa Sisto V in una nicchia ed un portico medioevale che si affaccia direttamente sul mare.
Quando arrivo, Patrizia ha appena terminato le prove e si sta riposando, mentre viene accordato il pianoforte. Il concerto è stato organizzato da un gruppo di giovani del posto e parlando con qualcuno di loro mi rendo conto di quanto affetto ed ammirazione circondino la figura di Patrizia.
La piazza si riempie pian piano e verso le dieci è gremita, proprio quando viene presentato lo spettacolo, prima da uno degli organizzatori e poi da Enzo Iacchetti, da queste parti per un concerto dedicato a Giorgio Gaber che si svolgerà la sera seguente.
Questa sera la formazione del gruppo è ridotta ad Alfonso Santimone al pianoforte e Patrizia Laquidara ovviamente alla voce, la quale inizia il suo concerto, che fa parte del tour "Cento sottane", con tre canzoni dedicate a personaggi femminili: Drume negrita, Elenita e Personaggio, quest'ultima tratta dal suo ultimo album "Funambola".
L'atmosfera si fa suggestiva e diventa ancora più struggente con la successiva canzone, "Grazie dei fior", cantata a suo tempo da Nilla Pizzi.
Il pubblico è sempre più interessato ed applaude convinto anche la successiva canzone, "Le rose", tratta dal penultimo album, "Indirizzo portoghese". Segue "Scambio", canzone scritta da Yanez Servadei ed eseguita probabilmente in versione integrale, nell'interezza del suo lungo testo, che parla di come il tempo sia ormai una merce come tutte le altre.
Passa poi alla tradizione musicale siciliana per "La malmaritata" ed annuncia il prossimo album di canzoni popolari del Veneto e del Mediterraneo, che sarà intitolato "Il canto dell'anguana", personaggio mitologico veneto, molto legato all'acqua. Ed è proprio una canzone di questo prossimo album che esegue ora, "La Tita Tata", molto applaudito dal pubblico presente.
Segue una bella canzone, che purtroppo non riconosco - sarà nuova? - ed un'affascinante canzone brasiliana, per poi eseguire "Per causa d'amore", con la quale conquista definitivamente il pubblico presente a Grottammare. Pulisco con facilità i miei occhiali da una diottria, necessari per mettere a fuoco lo schermo della telecamera, ed ascolto la struggente "Pesci muti", seguita da "Sonhos", una canzone brasiliana scritta da Peninha e da "Mielato", capolavoro contenuto nel penultimo cd.
Passa poi ad una nuova canzone, "Nordest stereofonico", dove i due suoni cui si riferisce sono quelli del Veneto contemporaneo, pieno di bellezze e di duri contrasti.
Il concerto è finito, ma viene chiesto a gran voce il bis e così Patrizia si rivolge al pubblico per sapere quale canzone desiderano. C'è chi chiede Personaggio, chi Noite e Luar, chi Addosso, mentre io provo a chiedere Ambra, "Che bella Ambra" dice Patrizia, che sceglie però di fare "L'equilibrio è un miracolo". La scelta è azzeccata, perché la esegue alla perfezione ed è davvero un bel modo per finire il concerto, con applausi finali convinti e lunghissimi.
Subito dopo passo a salutarla, parlo anche con Alfonso Santimone ed incontro lì vicino Massimo e Veronica, venuti da Milano e probabilmente in vacanza da queste parti. Anche a loro piace molto la musica di Patrizia e rimango un bel po' a chiacchierare con tutto il gruppo, per fare poi ritorno al mio hotel a Tortoreto.
Il giorno seguente visiterò alcune città abruzzesi, durante il mio viaggio di ritorno verso il paese con castello sulla cima (che però non è mio - chissà se Patrizia ha conosciuto qualcuno di queste parti...).
Come sa chi mi conosce o legge ciò che scrivo, seguo da qualche anno la musica di Patrizia, anche per curiosi eventi passati, e posso dire che questo è stato uno dei suoi migliori concerti che mi è capitato di sentire, da un bel po' di tempo a questa parte.
Per l'occasione è tornata ai capelli sciolti ed al suo semplice vestito da concerto, dopo che a The Place e Ceccano l'avevo vista con i capelli tirati su, la veletta e le occhiaie. Era stanca, di sicuro.
Mi è sembrata ora più riposata, tranquilla e contenta dei prossimi sviluppi, per cui sono ripartito sollevato e riconoscente per il bellissimo evento musicale cui ho avuto la ventura di partecipare.
Perché io a questa musicista tengo davvero molto.


 

 

 

10 agosto 2010