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Vinicio Coletti presenta

Patrizia Laquidara a Roma

Concerto - Patrizia Laquidara - Italia - 2009


Sono arrivato alle 19 a The Place e si sentiva della musica uscire dalla sala, per cui ho chiesto se era possibile assistere alle prove.
Loro, gentilissimi, mi hanno fatto entrare e così ho ascoltato le prove del gruppo musicale. Poco dopo arriva Patrizia, con grandi occhiali da sole, e va sul palco, un po' stupita di vedermi lì ("Vinicio, sei un po' in anticipo?").
Per circa un'ora ho modo di ascoltarla provare, decidere come iniziare e terminare le varie canzoni, scegliere le luci, il volume degli strumenti, gli accompagnamenti. E' lei che, con la sua voce dolce, tenue e dal forte accento veneto, decide tutto con grande lucidità. Solo Alfonso Santimone, il tastierista, interloquisce e propone ogni tanto qualcosa.
Inizia poi una lunga attesa, che impegno chiacchierando con lo staff di The Place e con i primi arrivati.
Ad un certo punto arriva una ragazza con i capelli biondi avvitati sulla testa, occhi azzurri ed un sorriso sbarazzino e disarmante. Viene dalla Valle d'Aosta, si chiama Naif Hérin e suonerà in apertura di concerto.
Sono circa le 22.30 e Naif si presenta sul palco con la sua chitarra. Si scatena, canta, e bisogna dire che il suo stile è davvero originale. Il suo nome, che credo sia un nome d'arte, non potrebbe essere più indicato, visto che la sua caratteristica fondamentale è proprio la grande spontaneità e freschezza con cui propone le sue canzoni.
Tocca poi a Patrizia e le canzoni sono meravigliose ed eseguite sicuramente meglio di ieri sera a Tivoli. L'auditorio è in estasi e sono ancora una volta colpito dalla bellezza della canzone brasiliana di Adriana Calcanhotto, che lei canta in modo molto ispirato. Che artista straordinaria! Non ho davvero parole per definire questa piccola grande musa della musica.
Alla fine del concerto incontro un fan di Patrizia che riconosco dalle foto pubblicate su MySpace. Lui vuole scendere nei camerini per salutare Patrizia e così mi accodo e scendo anche io. Dopo varie persone che la salutano, entra un cameriere a portare una bella bistecca ai ferri con insalata, proprio per Patrizia, che ha evidentemente bisogno di riprendere le forze dopo la fatica del concerto. Entra anche una giornalista del TG3, che abbraccia Patrizia.
Saluto anche io Patrizia, le stringo la mano e, visto che in quel momento proprio non so di cosa parlare (dovrei raccontarle una storia lunga molti anni, ma la bistecca si raffredderebbe) le ricordo solo che di recente ho creato le sue pagine wikipedia in francese e portoghese, oltre ad aver aggiornato quelle in italiano. Lei mi stringe la mano, la saluto e vado via.



10 giugno 2009