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Vinicio Coletti presenta

Perfetti sconosciuti

Film - Paolo Genovese - Italia - 2016


Un gruppo di amici di lunga data si incontra a cena. Ad un certo punto uno di loro propone per gioco di mettere tutti i telefonini al centro del tavolo e di rendere pubbliche tutte le telefonate che dovessero arrivare.
I primi squilli sono innocenti, ma man mano che passa il tempo iniziano a svelarsi storie sempre più complesse e scandalose: tradimenti coniugali, amori, odi, legami inaspettati, fino alla scoperta dell'omosessualità di uno dei convitati.
Tutta l'azione si svolge in una stanza o poco più e quindi siamo in pieno cinema-teatro, tanto che non mi stupirò se in futuro dovesse uscire la versione teatrale di questo film.
Pellicole di questo genere, per riuscire, devono basarsi su una sceneggiatura più che solida ed essere anche ben recitati e diretti. Bene, questo film, diretto da Paolo Genovese, rispetta entrambi i requisiti e riesce così nell'intento di catturare con continuità l'attenzione dello spettatore.
Gli attori, in effetti, sono tutti molto bravi. Personalmente, ho gradito soprattutto il modo con cui Marco Giallini interpreta Rocco, padrone di casa e chirurgo estetico psicologicamente pacificato, e quello con cui Alba Rohrwacher interpreta Bianca, veterinaria e sposa novella. Bravi anche gli altri, Kasia Smutniak nei panni della psicanalista padrona di casa, Edoardo Leo, marito di Bianca, Valerio Mastandrea, impiegato dell'Eni, alla cena con sua moglie, Anna Foglietta.
Bravo anche Giuseppe Battiston nei panni di Peppe, il gay disvelato, anche se forse qui l'interpretazione è un po' troppo neutra e piatta.
Insomma, un bel film, simpatico e ben recitato, che rifugge i cliché della commedia all'italiana e che ci fa anche riflettere sul ruolo sempre più centrale che stiamo dando a quegli aggeggi che ci portiamo in tasca e che finiscono per racchiudere tutti i nostri segreti.


 

25 marzo 2016