Una vita tranquilla

Ecco un altro film visto al Metropolitan, nell'ambito delle proiezioni del festival del cinema di Roma. Diretto da Claudio Cupellini, è l'unico film che ho rischiato di perdere perché la sala era al completo.
La storia: Rosario è un campano dal passato misterioso che si è stabilito in Germania. Ha una moglie tedesca, un figlio, gestisce un ristorante e si è perfettamente integrato nel nuovo ambiente.
Un giorno bussano alla sua porta due napoletani legati alla malavita, che sono da quelle parti "per affari". Rosario non può rifiutare l'ospitalità (poi si scoprirà il motivo) e ciò innescherà una serie di eventi drammatici che metteranno in discussione ancora una volta la sua vita.
Racconto girato in modo asciutto ed essenziale, con tutti i personaggi ben delineati e le magistrali interpretazioni di Toni Servillo (Rosario) e Francesco Di Leva (uno dei due ospiti).
Probabilmente il film che ho apprezzato di più in questo festival, perché costruisce una storia credibile e torbida, come le parti oscure, anche se ormai ben visibili, della nostra tormentata Italia di inizio millennio.
Da vedere assolutamente.
Per questa interpretazione Toni Servillo ha vinto il premio come miglior attore nel festival di Roma di quest'anno.