Simpatico film norvegese diretto da Jannicke Systad Jacobsen, campione di incassi negli ultimi mesi nel suo paese di orgine.
Presentato in anteprima al Tribeca Film Festival del 2011, narra le vicende di un gruppo di adolescenti che abitano un
paesino sperduto tra i boschi.
Al centro delle vicende, Alma, interpretata dalla esordiente Helene Bergsholm, una bella ragazza alle prese con la
scoperta della sessualità, e questo in una società dove i ragazzi comunque sono ben educati sull'argomento fin da piccoli.
Alma si masturba, sogna di avere rapporti con un ragazzo che le piace e ricorre persino alle hot line pur di
avere soddisfazione. La madre si preoccupa e non sa bene come gestire la situazione.
Basta poi un piccolo grottesco episodio a rendere la ragazza una specie di reietta all'interno della sua comunità,
dove ognuno sa ogni cosa di tutte le altre persone. E' in crisi, è frustrata, ed alla fine fugge via, una di quelle
brevi fughe tipiche di quella età, per poi tornare a casa, più consapevole e tranquilla.
Raccontare l'adolescenza è sempre stato difficile, sia nei romanzi sia, ancora di più, sul grande schermo, specie poi se
si desiderano raccontare i turbamenti femminili, invece di quelli maschili. Ma il film in qualche modo ci riesce, complice
la grande franchezza con cui mostra l'erotismo ed i sogni delle giovanissime.
Non mancano altri punti di interesse, come la voglia di fuggire e cambiare vita che prende inevitabilmente chi vive in
paesi un po' troppo isolati, unita alla voglia di realizzare qualcosa nella vita. Sara, un'amica di Alma ben interpretata da
Malin Bjørhovde, desidera ad esempio andare in Texas a lottare per l'abolizione della pena di morte... e scrive
ai condannati in attesa di esecuzione, raccontando gli eventi del paesino: "Non so se nella tua situazione ciò potrà
interessarti, ma...".
Magari esagero un po', ma forse vedendo film come questo si arrivano anche a capire meglio certi tragici eventi contemporanei,
visto che un giorno, presi dalla frustrazione, due ragazze scagliano oggetti a terra prendendosela con il loro paesino,
con la Norvegia, con la democrazia, con tutto. Il problema è che i giovani hanno sempre bisogno di qualcosa per cui
lottare e quando hanno invece tutto ed il loro ruolo sembra annullato, cercano di fare qualsiasi cosa per sentirsi vivi.
Visto che ognuno di noi è passato per quella età difficile, si esce tutti, uomini e donne, con un ineffabile sorriso
sulle labbra e con una grande simpatia per Alma e tutti i suoi amici.
Un film davvero molto originale, fresco, ironico e molto ben diretto e recitato.
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