www.viniciocoletti.it > Il Cubo > Diario Digitale > Funambola

Vinicio Coletti presenta

Funambola

Musica - Patrizia Laquidara - Italia - 2007


Forse alcuni dei lettori ricorderanno una canzone melodica che capitava di sentire alla radio circa cinque anni fa. Si trattava di "Agisce", della cantautrice veneta Patrizia Laquidara, che faceva già capire molto bene sia le sue capacità vocali che il suo percorso musicale e culturale. Partita dalla canzone popolare veneta, filone che non ha mai abbandonato, si è poi diretta ad occidente, attraverso la Spagna, la Galizia, il Portogallo, facendosi però anche contaminare quel tanto che basta dall'oriente della musica klezmer, arAlaba e balcanica, approndando infine sulle spiagge di Rio de Janeiro.
Dopo aver presentato "Agisce" ed altre canzoni, nelle puntate televisive di "Destinazione Sanremo", a fine 2002, Patrizia Laquidara ha partecipato al Festival di Sanremo 2003 con "Lividi e fiori", ottenendo il Premio della Critica e quello per la migliore interpretazione. Subito dopo esce il suo primo album, "Indirizzo portoghese", che ha presentato nei concerti fino a fine 2006, mentre nel 2005 una sua canzone scritta in portoghese, "Noite e luar", entra nella colonna sonora del film "Manuale d'amore" di Giovanni Veronesi.
 
Ma eccoci arrivati al 2007, mese di aprile, quando si accende nel cielo, non prevista da nessun astronomo, la luminosa stella costituita dal secondo album della Laquidara, "Funambola", di cui vedete la copertina qui accanto. Il disco è il frutto della collaborazione di Patrizia con alcuni musicisti di talento, italiani ed americani, e si può descrivere solo in un modo: è un capolavoro.
Come altrimenti si potrebbero motivare le emozioni che la sua incredibile voce è in grado di provocare, l'evocazione di panorami ariosi e di struggenti intimità, malinconia lusitana ed entusiasmo carioca uniti alla più pura melodia italiana.
 
Ho avuto la fortuna di ascoltare Patrizia Laquidara dal vivo, quando ha presentato il suo nuovo disco in una libreria di Roma. Ha eseguito quasi tutti i brani dell'album, insieme al chitarrista Tony Canto, di fronte ad una platea di non più di cinquanta persone, che riempivano tutto lo spazio messo a disposizione. E' stato un intimo concerto tra amici, un incanto, una meraviglia della natura, con la voce di Patrizia che riempiva ogni angolo dello spazio e della mente, per sprofondare rapida nel profondo del cuore.
C'era chi sorrideva, chi piangeva, chi faceva le due cose insieme, chi abbracciava la ragazza, ed alla fine eravamo tutti lì storditi a chiederci come sia possibile che una voce umana possa avere questi effetti, farci sentire così bene ed insieme trasmetterci una intera nuova consapevolezza.
 
Quanto alle singole canzoni, a mio avviso il capolavoro nel capolavoro è "L'equilibrio è un miracolo", che, insieme a "Nuove confusioni" e "Se qualcuno", colpisce già profondamente al primo ascolto, insieme alla giocosità di "Oppure no", "Le cose" e "Personaggio". Ma basta rimettere il disco per innamorarsi di "Ziza" e "Addosso", oltre al soffice lirismo di "Chiaro e gelido mattino" e di "Và dove il mondo va", come pure di "Senza pelle" e "Pioggia senza zucchero". Non parlo di quell'altro capolavoro che è "Noite e luar", solo perché è già noto a tutti i suoi estimatori. Insomma, non c'è una sola canzone che non valga la pena di ascoltare, che non abbia motivo di essere lì ad incantarci.
 
"Funambola" è in tutti i negozi di dischi ed inoltre, per chi volesse acquistarlo in forma digitale, è anche su iTunes, Rosso Alice e Messaggerie Musicali Digitali.
In formato digitale si trova anche un'inedita versione in francese di "Noite e luar".
Il sito ufficiale di Patrizia Laquidara è www.patrizialaquidara.it.
E se non sapete in che scaffale metterlo, se non avete capito di che genere si tratta, seguite l'ironica definizione di Patrizia: è jazz avanguardistico cool-tribale-etnico sezione pop-romantica.


Alcuni brani:
 
I testi delle canzoni:
 
1 - Pioggia senza zucchero
Non mi chiedo niente ormai
e mangio libri petali biscotti latte.
Io più che viaggiare vago
e muoio dalla voglia
di essere una dea, per te.
Non mi chiedo niente ormai
e mangio libri musica biscotti latte.
Scrivo sopra un foglio
mi nascondo sotto il letto
mi annoio, ci ripenso.
Esco alla scoperto
mi guardo allo specchio
quel che vedo non mi piace affatto.
Invitami a una festa
rendimi regina del tuo regno,
dammi un segno.
Vedo tutto poco chiaro
sono al buio e non ci vedo
prigioniera di un pensiero
sono al bivio e non ci vedo
sono al limite del vero
piove pioggia senza zucchero.
Non mi chiedo niente ormai
e mangio libri petali biscotti latte.
Esco nella notte
respiro un po' d'aria
dentro la nebbia
parlo da sola
e rimbalzo col pensiero
allo stesso punto
stesso istante, sguardo
circonvallazione, treno
torno a casa a piedi
fumo, parlo, vivo
Vedo tutto poco chiaro
sono al buio e non ci vedo
prigioniera di un pensiero
sono al bivio e non ci credo
sono al limite del vero
cambio prospettiva e cielo.
Vedo tutto un po' più chiaro
sono al buio ma ci vedo
liberata da un pensiero
cerco vie d'uscite intanto
trovo i limiti del caso
cambio prospettiva e cielo.
La, lalala, la...
Vedo tutto troppo chiaro
sono al buio ma ci vedo
liberata nel pensiero
trovo vie d'uscita al caso
cambio prospettiva in cielo
piove pioggia senza zucchero.

 
2 - Se qualcuno
E si incendia il cielo dentro agli occhi
brilla la mia stella già
la luna è un frutto blu infinito
in un campo di diamanti
E se qualcuno mi dovesse vedere
se qualcuno mi dovesse chiamare
se qualcuno mi cercasse di notte
io non ci sarò
Abbandonandomi tra i paralleli
(amare a perdifiato e rimanerne indenne)
e rotolandomi sui meridiani
(e credere alla luce anche se è notte fonda)
Ho soltanto un conto in sospeso
ed è con le mie viscere
Per questo fatti avanti oppure spostati
lasciami passare
E se qualcuno mi dovesse seguire
se qualcuno mi dovesse chiamare
se qualcuno mi cercasse di notte
non risponderò
Abbandonandomi tra i paralleli
(amare a perdifiato e rimanerne indenne)
e rotolandomi sui meridiani
(poi viene il vento caldo che trasforma l'aria)
Abbandonandomi
Forse ho dormito troppo
mi sono svegliata
con la pelle
piena di stelle
Ero troppo stanca
e ho sognato a lungo,
adesso sono qui, sveglia
Abbandonandomi tra i paralleli
(amare a perdifiato e rimanerne indenne)
e rotolandomi sui meridiani
(poi viene il vento caldo che trasforma l'aria)
Abbandonandomi tra i paralleli
(amare a perdifiato e rimanerne indenne)
e rotolandomi sui meridiani
(e credere alla luce anche se è notte fonda)

 
3 - Senza pelle
Come se fossi a togliere
la mia pelle fragile
le credenze, le incrostazioni
di banali e mortali opinioni
Dalla riva dell'emozioni
le mie uniformi son vane
come se
come se
fossi nuda in un'aula d'esame.
Ah è bellissimo
ed è bellissimo
bellissimo
Come se ogni limite
fosse nascere ancora più nuova
Come se anche respirare
fosse un tramonto ed un albeggiare
Dentro ai miei desideri
riconoscere i pochi veri e interi.
Come se
come se
fosse luce che sa danzare
Ah, è bellissimo
ed è bellissimo
bellissimo
Come se fossi a togliere
la mia pelle fragile
le credenze, le incrostazioni
delle tue banali
e mortali opinioni
Dentro ai desideri
riconoscere i pochi veri
e interi
Bellissimo
come luce che sa danzare,
danzare
Come a togliere la mia pelle
fragile
Come se
fossi nuda
in un'aula d'esame
senza pelle.

 
4 - Nuove confusioni
Non c'è segno di passato
sul tuo viso ben pulito
ma un orgoglio nordestino
Tengo il mio destino in mano
dentro il mare l'ho gettato
ed un pesce l'ha mangiato
Dentro a questo panorama
d'inquietudine mondiale
al primo mondo sta il futuro
ed al terzo solo sesso
E' un'immenso gioco in strada
di penisola e di terra
lo specchiarsi di continuo
Crocevie di strane genti
le parole senza peso
rimandare i gesti ad altro
Ho un po' di cielo in spalla
e sotto i piedi solo terra
l'orizzonte è quasi aria
e sotto i piedi terra calda
Dentro ad una notte in lotta
tu mi hai detto cerco sempre
sempre nuove confusioni
e in un aeroporto intatto
dolce panamericana di poligoni e di razze
Se il potere oggi parla
mentre tutto il resto ascolta
se l'Europa fa il suo gioco
posso solo dire ascolta
Non ha più nessun potere
la parola
sulla terra

 
5 - L'equilibrio è un miracolo
Guardo il mondo e penso a testa in giù
sopra un filo ch'è sospeso
di vertigine in vertigine
dove più leggero esistere
dolce vivere nella via
l'equilibrio è un miracolo
Per un momento io lascio la vita
sospesa negli angoli
e mi abbandono all'umana paura
di essere liberi
Volteggio piano nel vuoto d'amore
apro i miei occhi nel blu
di questo cielo così grande
Quando arriva la tempesta qui
non mi coglie impreparata il vento
l'equilibrio è un miracolo
Per un momento io lascio la vita
sospesa negli angoli
e mi abbandono alla fragile attesa
di nuovi pericoli
Volteggio piano nel vuoto d'amore
apro i miei occhi nel blu
di questo cielo così grande
Per un momento io vivo la vita
sognata degli angeli
E mi abbandono all'umana certezza
di essere fragili
Volteggio piano nel vuoto d'amore
che sento dentro di me
In questo cielo così grande
in questo cielo così grande

 
6 - Le cose
Le cose che succedono
non sono mai per caso
le cose a volte parlano
ma solo se hanno un'anima
Le cose che ti porti addosso
le cose che spariscono
le cose che vorresti adesso
e che non hai
Ti chiamano
e giocano
a nascondersi
nell'anima
le cose che nessuno sa
La semplicitè
è una filosofia
E' la capacità
di entrare in sintonia
Le cose che desideri
le sanno solo gli angeli
Le cose che si rompono
rivelano pericoli
Le cose sussurrate a letto
sono quelle che nessuno sa
Le cose che hanno dentro il vento
ascolterai
M'inseguono
e giocano
a perdersi
nell'aria
Le cose che nessuno fa
La semplicità
è una filosofia,
è la capacità
di entrare in sintonia
con tutto quello che le va
cambiando sempre idea
gli eventi interpreta
è pura sintonia

 
7 - Addosso
Quando mi mangiavi addosso
a quel letto contro
contro al muro contro a tutto
addosso al mondo
Quando mi toglievi il fiato addosso
al viso contro
Contro al mio sorriso contro a tutto
addosso al tempo
Non mi sono
mai difesa da
il profumo che
mi lasciavi addosso come un vizio
velenoso quel tuo morso al fianco
Tira vento ma
manca l'aria
tanto che girandomi nel letto
cado a precipizio sopra il mondo
addosso
Metto in fila ogni cosa
e molto non mi torna
Prova a dirmi cosa è giusto
ed io lo faccio
Quindi vieni presto
spezza la tua lancia qui
contro questo fianco
contro la mia pelle bianca
Non mi sono
mai difesa da
il sapore che
mi lasciavi addosso come un vizio
velenoso quel tuo morso
Tira vento ma
manca l'aria
tanto che girandomi nel letto
cado a precipizio sopra il mondo
Non mi sono mai
difesa
Sento il vento ma
manca l'aria
Quindi vieni presto
spezza la tua lancia qui...

 
8 - Ziza
So che mi ritroverò costantemente
a fare i conti con l'ignobile
eppure mi rinfrescherò di un'attitudine che ho
di allontanarmi rapida
So che mi vuoi dire delle cose
eppure non ti sento adesso no
A volte sono sola tra la folla
e mi difendo facendo finta
di parlare
Amore avrai
la stessa mia
felicità
So che inventerò
mi sposterò
e reinventerò più volte
quel che ho
Per rimanere integra
mi assenterò e farò finta
di non esserci
So che se lo voglio
attraverserò pareti
tu non mi vedrai
A volte sono sola tra la folla
e mi ripeto strane storie
nella mente
Amore avrai
la stessa mia
felicità
Amore avrai
la stessa mia
felicità

 
9 - Chiaro e gelido mattino
La palma strappa al cielo una promessa
di bagnarla e farla rossa
che l'estate si avvicina
e la prigione sbrina
Fuori scaldano motori
code soffiano vapori
pencolante sul selciato
il buio cade sverniciato
Chiaro e gelido mattino
sono all'ultimo scalino
c'è la strada il polverone
febbre e agitazione
La palma chiede al cielo una carezza
ranicchiata pelle e ossa
ma l'estate si avvicina
scroscieranno applausi
grida e battimani
si apriranno i rami
Chiaro e gelido mattino
dopo l'ultimo scalino
poi la strada il polverone
freddo e confusione
Ma quanti giorni abbiamo ancora
tanti giorni abbiamo avuto
e qualcuno manda un suono
qualcun altro è muto
Chiaro e gelido mattino
dopo l'ultimo scalino
c'è la strada, il polverone
febbre e agitazione
freddo e confusione
febbre e agitazione

 
10 - Oppure no
Forse condirò milioni di insalate
venderò camicie laverò stoviglie
oppure... no
Forse diverrò rivoluzionaria
attivista in Sudamerica per la riforma agraria
oppure... no
Ma più di tutto avrò
un posto mio per vivere
e me ne andrò se ci sarà
qualcosa in fondo
che mi spegnerà
io me ne andrò
Pa, para, parappara...
Forse diverrò un genio in matematica
finendo l'equazione della fluidodinamica
oppure... no
Forse canterò jazz avanguardistico
cool-tribale-etnico sezione pop-romantica
oppure... no
Ma più di tutto avrò
un posto mio per vivere
e me ne andrò se ci sarà
qualcosa in fondo
che mi spegnerà
io me ne andrò
Pa, para, parappara...
(e forse inventerò la Coca Cola plastica
la musica cubista, la pittura acrobatica
la neve colorata, la cenere bagnata
il sole raffreddato, la pioggia essiccata
un maltempo che ride e si diverte
un maestrale che corre alla rovescia
un maltempo che ride e si diverte
una maglietta portata alla rovescia)
Forse venderò oggetti d'informatica
mutande di cotone o polvere aromatica
oppure... no
Forse canterò jazz avanguardistico
cool-tribale-etnico sezione pop-romantica
oppure... SI!

 
11 - Và dove il mondo va
Và dove il sole va
nella sera
Và dove il mondo va
come vela
là dove le dita
son pensieri
e le parole
danzano sul mare
Ali come farfalle
senza peso
Và dove il cielo va
dentro la terra
e le paure salgono
fra le stelle
Luci fra suoni scuri
che chiamano dal mare
Tu và dove il sole va
nella sera
Và dove il mondo va
come vela
là dove le dita
son pensieri
e le parole
danzano sul mare
Ali come farfalle
senza peso
Và dove il cielo va
dentro la terra
e le paure salgono
fra le stelle
Luci fra suoni scuri
che chiamano dal mare
Tu và dove il mondo va
nella sera

 
12 - Personaggio
Ah che personaggio!
Mano infilata in tasca
arriva dondolando
con fare indolente
Lei conosce bene
tutti i suoi turbamenti
le cadute in verticale
i suoi cambiamenti
Lei è sovrana
dai vestiti trasparenti
regina dei suoi discendenti
dei pensieri più indecenti
Quando pensa lei non pensa
che a quell'istante
piange e sorride
contemporaneamente
Lei è maestra
del mio turbamento
così immodesta
si è gettata al vento
Unica e immensa
sfacciata fino in fondo
non le importa niente
di cosa dice il mondo
Ah che personaggio!
Mano infilata in tasca
arriva dondolando
con fare indolente
Lei conosce bene
tutti i suoi turbamenti
le cadute in verticale
i suoi cambiamenti
Quando pensa lei non pensa
che a quell'istante
se la osservi lei sorride
se piange è per finta
Lei è maestra
del mio turbamento
così immodesta
si è gettata al vento
Unica e immensa
sfacciata fino in fondo
non le importa niente
di cosa dice il mondo
Ah che personaggio!

 
13 - Noite e luar
Noite e luar
Eu queria cantar
Vamos embora que ainda crece
Vamos tentar
Deixa a dor que voce
Leva dentro que tem
Lembra de nos, meu bem,
Vamos juntos a cantar
Dentro de mim eu queria saber
Onde estava a vida sem
Voce ao lado meu
Tudo era tao frio
E voce aconteceu
Perto de mim ,meu bem
Vamos juntos a cantar
Deixa la a dor
Tudo va acontecer
Eu preciso perdao
Deixa as duvidas vem
Deixa la amor
Tenho beijos na mao
Eu preciso perdao
Eu te quero pra mim
Noite e luar
Eu queria cantar
Vamos embora que ainda crece
Vamos tentar
Deixa a dor que voce
Leva dentro que tem
Lembra de nos, meu bem,
Vamos juntos a cantar
 


16 maggio 2007